Del Gobbo: 700 cattedre vuote nel Milanese. Serve l’autonomia
Scritto da La Redazione il 08/10/2020
La forza della scuola sta tutta in chi vi lavora, in primis gli insegnanti
Nella provincia di Milano mancano 700 insegnanti per completare l’organico delle scuole primarie. Una situazione insostenibile, che impedisce a moltissimi istituti di garantire il tempo pieno. Nell’ambito del sostegno, la situazione è ancor più complessa: 1.700 posti da coprire, 1.400 persone convocate, solo 600 hanno accettato.
È quanto rileva il consigliere regionale di Noi con l’Italia Luca del Gobbo, il quale aggiunge: “Giusta la reazione dei cinquanta sindaci del Milanese che hanno scritto al direttore dell’Ufficio scolastico territoriale, Marco Bussetti e a ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. Giusta ma probabilmente insufficiente a smuovere le acque.
Le inefficienze del sistema scolastico italiano si correggono completando il percorso di autonomia regionale intrapreso con Roberto Maroni e oggi proseguito da Attilio Fontana. Un’istruzione regionalizzata – pur all’interno di livelli essenziali di prestazione uguali per tutti, da Bolzano a Palermo – ridurrebbe burocrazia, rallentamenti e costi che oggi impaludano il sistema”.
Secondo Del Gobbo la forza della scuola sta tutta in chi vi lavora, in primis gli insegnanti. È qui che si deve cambiare, in termini di previsione di percorsi di carriera, di reclutamento, di rapporto fra il personale e l’Istituto scolastico autonomo o la reti di Istituti, di compiti e selezione del personale della dirigenza scolastica.