Cara Magenta ti scrivo, così dialoghiamo un po’
Scritto da La Redazione il 08/09/2020
Dalla Comunità Pastorale un missiva come stimolo al dialogo e alla cura di tutto e di tutti
Dialogo, cura e attenzione a tutti soprattutto ai più fragili (piccoli, poveri, anziani, emarginati), sguardo e azioni concrete a favore dell’uomo e dell’ambiente. Per dare una risposta alla domanda insopprimibile “Chi si prende cura di me?”.
Da questi punti passa il contenuto della Lettera alla Città che verrà diramata a partire da sabato 12 settembre nelle chiese di Magenta. È una lettera che segue la prima “Con Immensa simpatia” e che è nata nel periodo del lockdown, nel momento forse più buio della pandemia da Covid-19, come tentativo di trovare una chiave di lettura e una proposta di cambiamento concreto, passando da un dialogo condiviso con il Consiglio Pastorale e la diaconia.

Il parroco don Giuseppe Marinoni
«Il mittente di questa lettera è la Comunità cristiana che vuole essere Chiesa in uscita», ha detto il parroco don Giuseppe Marinoni, evidenziando che la lettera è firmata non solo da lui, ma dalla Diaconia e dal Consiglio pastorale.
Il destinatario della missiva è il popolo cittadino, differente dalla folla, in quanto ha una precisa identità ed è composto da fratelli e sorelle. Questa fratellanza universale si manifesta anche attraverso un dialogo: affettuoso e rispettoso delle legittime differenze; cordiale, nel senso che parte dal cuore che parla, ascolta, si mette in relazione; condiviso; fecondo.
Ricordando il concetto chiave della scorsa lettera pastorale dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ogni situazione è occasione, «l’occasione si è presentata sotto forma della situazione generata dalla pandemia. Occorre ricordare e raccontare, e quest’anno che si è appena aperto servirà a questo, insieme alla volontà di fare delle scelte concrete per il ben-essere comune.
Dalla Lettera alla Città, dalle parole pur belle e ricche di significato, si intende poi passare all’azione. Un’azione però concertata, risultato di un dialogo e di un confronto con le istituzioni, con le associazioni, con tutti coloro che vorranno porre domande e anche partecipare a trovare delle risposte.
Quali saranno i passi successivi alla Lettera? Il primo sarà rappresentato dal prossimo Consiglio Pastorale, per approfondire gli aspetti inseriti nel documento; seguiranno poi momenti di dialogo con istituzioni, associazioni, cittadini per comprendere cosa fare e rendere il tessuto solidale ancora più efficace e aperto.
Foto di Luciano Milan